Il D. Lgs. 81/08, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, è quel decreto che ha ridefinito gli ambiti della sicurezza sul lavoro coinvolgendo tutti gli attori che nel mondo del lavoro, quotidianamente, hanno un ruolo, dal datore di lavoro all’impiegato passando per le varie figure professionali che possono interagire con le aziende, ivi compreso quindi anche il medico competente incaricato.
In particolare per il medico competente vengono definiti, nell’art. 38 del D. Lgs. 81/08, i requisiti professionali che non possono mancare perchè egli possa svolgere le mansioni tipiche di un medico competente. Il primo di questi requisiti è il possedere almeno uno dei seguenti titoli:
- Specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica;
- docente di medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica, sono considerate equipollenti docenze in: tossicologia e igiene industriale come anche in fisiologia e igiene del lavoro o in clinica del lavoro;
- specializzione in igiene e medicina preventiva o medicina legale.
Come tutte le figure professionali è fatto obbligo al medico che voglia fornire la consulenza di medico competente di tenersi costantemente aggiornato non solo per ciò che è strettamente legato alla professione medica ma anche rispetto alla giurisprudenza che regolamenta la sicurezza sul lavoro, materia questa sempre delicata e soggetta a continue modifiche.
Il medico competente è tenuto quindi ad acquisire un numero minimo di crediti formativi previsti dai programmi di aggiornamento triennale, la percentuale non potrà essere inferiore al 70% di quelli previsti dalla disciplina per la medicina sul lavoro e la sicurezza degli ambienti lavorativi.
A certificare quanto sopra elencato non può mancare l’iscrizione all’albo dei medici competenti così come regolamentato dal Ministero della Salute.
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